A scuola con quaderni in carta riciclata


21 Settembre 2009
INIZIATIVA DEL CTCU DI BOLZANO
A scuola con quaderni in carta riciclata di Antonio Renzi
Un anno scolastico diverso quello iniziato nella Provincia di Bolzano, un anno scolastico all’insegna del riciclo della carta. Quest’anno, infatti, l’agenzia provinciale ha predisposto il materiale didattico per gli insegnanti sul tema della carta e del suo riciclaggio, ed ha organizzato presso le cartolerie di tutta la provincia la fornitura di quaderni in carta riciclata al 100%, in vendita allo stesso prezzo degli analoghi prodotti in carta bianca di cellulosa. “In passato – denuncia il Centro Tutela Consumatori Utenti di Bolzano – non sempre questi prodotti erano disponibili, e molte famiglie attente ai temi ambientali avevano chiesto spiegazioni”. Nonostante i problemi causati dall’enorme produzione di carta siano noti, i prodotti alternativi in carta riciclata hanno sempre faticato a conquistare la preferenza dei consumatori. “Una certa indifferenza, unita a prezzi ancora elevati, interrogativi sulla qualità e sulla compatibilità con stampanti e fotocopiatrici hanno fatto sì che la domanda di questi prodotti rimanesse abbastanza stagnante”.

l'articolo originale
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The 3 R's - Reduce, Reuse, Recycle


Three it's a magic number
Yes it is, it's a magic number
Because two times three is six
And three times six is eighteen
And the eighteenth letter in the alphabet is R
We've got three R's we're going to talk about today
We've got to learn to
Reduce, Reuse, Recycle
Reduce, Reuse, Recycle
Reduce, Reuse, Recycle
Reduce, Reuse, Recycle
If you're going to the market to buy some juice
You've got to bring your own bags and you learn to reduce your waste
And if your brother or your sister's got some cool clothes
You could try them on before you buy some more of those
Reuse, we've got to learn to reuse
And if the first two R's don't work out
And if you've got to make some trash
Don't throw it out
Recycle, we've got to learn to recycle,
We've got to learn to
Reduce, Reuse, Recycle
Reduce, Reuse, Recycle
Reduce, Reuse, Recycle
Reduce, Reuse, Recycle
Because three it's a magic number
Yes it is, it's a magic number
3, 3, 3
3, 6, 9, 12, 15, 18, 21, 24, 27, 30, 33, 36
33, 30, 27, 24, 21, 18, 15, 12, 9, 6, and
3, it's a magic number


Jack Johnson - Kokua Festival 2007 - The 3 R's
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Il giallo dei piatti di plastica l'esperto chiarisce il mistero - ambiente - Repubblica.it


Il giallo dei piatti di plastica l'esperto chiarisce il mistero - ambiente - Repubblica.it
"INIZIATIVA REPUBBLICA.IT-WWF
Il giallo dei piatti di plastica

Come mai in alcune città le stoviglie di plastica possono essere riciclate mentre in altre questi prodotti vengono destinati alla raccolta indifferenziata.

La normativa europea e italiana prevede l'obbligatorietà del riciclaggio per i soli imballaggi (intesi come prodotti destinati a contenere e proteggere specifiche merci) per i quali i produttori (e gli utilizzatori) sono, infatti, chiamati a pagare il contributo ambientale Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) che, tra l'altro, serve a sostenere le pratiche di riciclaggio. Per piatti e bicchieri di plastica il contributo Conai non è richiesto e la stessa normativa non li considera imballaggi, alla luce di ciò solitamente i Comuni non provvedono a riciclare detti materiali. Questo non significa che tutte le municipalità si comportino nello stesso modo, ma non è neanche detto che poi piatti e bicchieri di plastica, conferiti nelle campane dalla raccolta muliltimateriale, siano effettivamente recuperati come materie seconde: è infatti assai più facile che finiscano in un impianto per la produzione di CDR (combustibile da rifiuti) che verrà poi bruciato in qualche inceneritore.

Sicuramente la cosa migliore da fare, per ridurre l'impatto ambientale, è evitare il più possibile l'utilizzo di prodotti "usa e getta", soprattutto se in materiali plastici che sono derivati dal petrolio, che necessitano di grandi quantità di energia per essere realizzati e, solitamente, hanno cicli produttivi estremamente inquinanti. Peraltro impiegare materie plastiche per realizzare prodotti "usa e getta", equivale a trasformarne il loro principale pregio (la grande capacità di resistere nel tempo) in un grave difetto: la non biodegradabilità! Le plastiche dovrebbero quindi essere usate per realizzare manufatti e materiali destinati a durare.


La normativa europea e italiana prevede l'obbligatorietà del riciclaggio per i soli imballaggi (intesi come prodotti destinati a contenere e proteggere specifiche merci) per i quali i produttori (e gli utilizzatori) sono, infatti, chiamati a pagare il contributo ambientale Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) che, tra l'altro, serve a sostenere le pratiche di riciclaggio. Per piatti e bicchieri di plastica il contributo Conai non è richiesto e la stessa normativa non li considera imballaggi, alla luce di ciò solitamente i Comuni non provvedono a riciclare detti materiali. Questo non significa che tutte le municipalità si comportino nello stesso modo, ma non è neanche detto che poi piatti e bicchieri di plastica, conferiti nelle campane dalla raccolta muliltimateriale, siano effettivamente recuperati come materie seconde: è infatti assai più facile che finiscano in un impianto per la produzione di CDR (combustibile da rifiuti) che verrà poi bruciato in qualche inceneritore.

Sicuramente la cosa migliore da fare, per ridurre l'impatto ambientale, è evitare il più possibile l'utilizzo di prodotti "usa e getta", soprattutto se in materiali plastici che sono derivati dal petrolio, che necessitano di grandi quantità di energia per essere realizzati e, solitamente, hanno cicli produttivi estremamente inquinanti. Peraltro impiegare materie plastiche per realizzare prodotti "usa e getta", equivale a trasformarne il loro principale pregio (la grande capacità di resistere nel tempo) in un grave difetto: la non biodegradabilità! Le plastiche dovrebbero quindi essere usate per realizzare manufatti e materiali destinati a durare.
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Guida al riciclo: cosa mettere nel contenitore della carta


[http://www.mondoecoblog.com/]

Uno dei materiali più riciclabili in assoluto è la carta: raccoglierla è semplice e intuitivo, perciò è bene lasciarsi alle spalle la pessima abitudine di buttare un fazzolettino di carta usato a terra, oppure un volantino che non ci interessa. Sebbene la carta sia in gran parte biodegradabile, non tutti i tipi di carta sono “naturali”… pensiamo alla carta delle riviste patinate, oppure a quelle plastificate.
Raccoglierle con la differenziata è invece utilissimo per ridare nuova vita alla cellulosa. Basti pensare che quasi il 90% dei quotidiani italiani viene stampato su carta riciclata e che quasi il 90% della scatole per la vendita di pasta, calzature e altri prodotti di uso comune sono realizzate in cartoncino riciclato. Inoltre, quasi il 100% delle scatole per prodotti più fragili o voluminosi sono realizzate in cartone riciclato.

IL RISPARMIO DI CO2
Per ogni tonnellata di prodotti di cellulosa avviati a riciclo si realizza un taglio di ben 1.308 kg di CO2 che, riportati alle reali proporzioni della raccolta differenziata nel nostro paese hanno fatto risparmiarepotenziali emissioni nocive per l’atmosfera, equivalenti al blocco totale di tutto il traffico su strada - auto, camion, mezzi pubblici compresi - per 6 giorni e 6 notti.

COSA METTERE NEL CASSONETTO DELLA CARTA
La raccolta differenziata è estesa a tutti i tipi di carta, incluso quella per usi grafici, carta da disegno o per fotocopie, e quella per la produzione dei giornali. Oppure, il Tetrapak, anche quello che presenta un tappo in plastica.Ecco allora cosa mettere nel cassonetto della carta:• Sacchetti di carta;• Cartoni;• Scatole per alimenti, detersivi e scarpe;• Fascette di carta dei vasetti di yogurt e bevande;• Giornali e riviste, libri, quaderni e opuscoli.

CASI PARTICOLARI
La carta sporca di terra o di alimenti non va conferita nei contenitori della raccolta differenziata, perché contamina la carta riciclabile. La stessa cosa vale per la carta chimica (cioè quella dei fax e di alcuni scontrini fiscali) e la carta accoppiata con altri materiali come la plastica (quella usata dalle gastronomieper gli affettati e i formaggi). Va dunque gettata con i rifiuti indifferenziati (cassonetto blu).
La carta si raccoglie nel cassonetto giallo della carta e cartone.
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Carta igienica: milioni di alberi nel WC


Per realizzare rotoli morbidissimi e a quattro strati, milioni di alberi vengono tagliati mettendo a rischio le foreste e con esse la biodiversità. Rinunciare alla carta igienica è impossibile, ma perché non utilizzare rotoli di materiali riciclati? O dobbiamo necessariamente buttare le foreste nel wc?
http://www.terranauta.it/a833/vivere_ecologico/carta_igienica_milioni_di_alberi_nel_wc.html
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2019, senza carta.


"Ecco, dunque, i quotidiani cartacei assumere la forma di e-book ultrasottili e flessibili, scritti con inchiostro intelligente e aggiornati in tempo reale in base (anche) alle esigenze degli utenti.
"Guarda il video:
http://video.msn.com/video.aspx?vid=a517b260-bb6b-48b9-87ac-8e2743a28ec5
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